A tu per tu con Riccardo Donadon
Riccardo Donadon, H-Farm è il più grande polo d’innovazione in Europa. Una piattaforma dove convivono e si contaminano innovazione, imprenditoria e formazione. Inizialmente nel 2005 H-Farm era partito come venture incubator di start-up, oggi è anche una bellissima realtà nel settore dell’Education. Ci racconti H-Farm?
H-FARM nasce con lo spirito del “ritornare al territorio”, il giving back come lo chiamano gli anglosassoni. La H sta per Human: l’uomo è al centro di tutto il progetto. Sia nel disegno degli spazi di lavoro che nei rapporti interpersonali, che nei prodotti o servizi che realizza H-FARM. Siamo nella terza fase del progetto: la prima super rischiosa è stata sulle startup, la seconda sulla trasformazione digitale, la terza è su Education e avrà un impatto molto profondo a livello sociale. Le tre anime convivono all’interno del Campus e lo rendono un ambiente unico a livello internazionale.
Qual è la tua visione sul futuro dell’Education?
L’education tradizionale è destinata ad una profonda ed inevitabile trasformazione. I motivi sono tantissimi ma il più rilevante è semplicissimo: lo studente è cambiato. Il mondo è cambiato. Gli studenti nati dopo il 2004 sono di fatto la prima generazione Digital Native ad entrare in classe. In H-FARM stiamo cercando di costruire un progetto eccellente sia a livello scolastico che Universitario: ambienti multicanale dove le esperienze in presenza diventano delle esperienze e la tecnologia supporta il docente per profilare il contenuto in modo differente per ogni studente.
Ti hanno dato del visionario, ma tu hai sempre creduto sin da tempi non sospetti nella Digital Transformation.
Da 2Mega a Treviso alla prima vendita Online In Italia a E-TREE passando per l’Enel, le Poste, Ducati a Bnl, Generali, Blu, Tim, Libero, Wind: tutti portali disegnati da noi. Ora bisogna togliere la E di Electronic e mettere la H di Human perché il prossimo futuro vuole l’uomo al centro su qualsiasi cosa.
Quante persone lavorano in H-Farm? Come mai la scelta di aprire la sede in aperta campagna a Cà Tron, più di 50 ettari?
H-FARM conta 300 persone di cui molti sono docenti, provenienti da 29 nazionalità diverse, circondati da 2.200 studenti. La decisione di venire a Ca’ Tron è perché questa tenuta è sempre stata terra di innovazione.
Lo sport è un elemento basilare della filosofia di H-Farm, quali discipline si possono praticare nel Campus?
Oggi abbiamo Padel, Tennis, Basket, Skate e Bmx Park, Rugby Calcio, CicloCross, Roller e tanti tanti sport in palestra. L’ultimo arrivato il Pickleball. Costruiremo ancora tante cose belle, il prossimo sarà un campo pratica golf e una piscina di 50 metri con tanto di tribune e trampolini.
Nei giorni scorsi Achille Lauro è stato in H-Farm per “Che sarà. Achille Lauro nelle scuole” per discutere di futuro con gli studenti, di cosa si tratta?
Lauro è un bravo ragazzo che dopo un percorso particolare vuole aiutare i giovani a credere nel proprio futuro. Abbiamo deciso di unire le forze e costruire assieme un progetto che affianchi alla parte interiore una visione dei lavori del futuro.
Alla base dell’innovazione c’è il Digital Marketing, quali sono le tecnologie digitali in cui credi di più?
L’intelligenza della rete e la collaborazione. Tutti questi cervelli che lavorano assieme nel mondo con codice ed idee per creare servizi nuovi e condividere conoscenza è una cosa rivoluzionarla.
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