Come ricorda Piero Camporesi nel libro Il brodo indiano è nel Settecento che si vede lo sviluppo del moderno concetto di ristorazione, dove trionfa una cucina dell’occhio oltre che del palato, connubio imprescindibile per la famiglia Alajmo che da quattro generazioni è riconosciuta per la sua eccellenza nel mondo gastronomico. Il ristorante Le Calandre, aperto nel 1981 da Erminio Alajmo e Rita Chimetto, rappresenta il cuore pulsante e il laboratorio di ricerca del gruppo Alajmo. Nel 1994 sono i due figli Massimiliano e Raffaele a prendere il timone e grazie a un lavoro incessante, una passione infinta per l’arte culinaria, e la ricerca gastronomica che ogni volta sfida sé stessa, il ristorante viene insignito delle tre stelle Michelin, rendendo Massimiliano il più giovane chef al mondo ad aver ricevuto tale riconoscimento. Nel 2006 entra a far parte della classifica dei The World’s 50 Best Restaurants, raggiungendo nel 2022 il decimo posto. Mentre Raffaele dal 1994 assume la direzione de Le Calandre sino a ricoprire oggi la posizione di C.E.O. e maître des lieux, responsabile della crescita del Gruppo in Italia e all’estero. Oggi il Gruppo Alajmo, caratterizzato dalle solide radici famigliari che l’hanno visto nascere e crescere, ha consolidato, grazie alla passione, creatività e ricerca gastronomica, il proprio ruolo nel panorama della ristorazione divenendo un punto di riferimento, pluripremiato, nazionale e internazionale. Annovera dieci ristoranti siti tra Padova, Venezia, Cortina, H-FARM a Treviso, Parigi e Marrakech. Comprende inoltre un’ampia struttura di produzione e di spazio di ricerca e sviluppo denominato “Mamma Rita Lab”, una linea di design, gastronomia e organizzazione eventi dalla definizione del concept, alla ricerca della location, organizzazione dell’intrattenimento e realizzazione di menù sartoriali e la onlus “Il Gusto per la Ricerca”, un’organizzazione no profit che finanzia progetti di ricerca scientifica sulle malattie infantili.

A Sarmeola di Rubano, accanto a Le Calandre, il centro creativo e formativo, il laboratorio di ricerca in cui Massimiliano approfondisce ed elabora i concetti di cucina e pasticceria, si trova il caffè-bistrot Il calandrino aperto tutti i giorni tutto il giorno per degustare la fine pasticceria, il profumo del caffè selezionato, il menu stagionale e classico, sapori attenti agli ingredienti e a una cucina salutare. Sempre a Sarmeola di Rubano troviamo anche In.gredienti, un negozio dove acquistare, anche online, specialità alimentari e oggetti della linea Alajmo design. A Venezia in Piazza San Marco troviamo il rinomato Gran Caffè Quadri che dal 1775 ha mantenuto intatto il suo fascino attraversando epoche e mode. Gestito dai fratelli Alajmo dal 2011 accompagna la clientela dalla mattina alla sera, con pasticceria e caffè, ma anche pranzi leggeri, snack, aperitivi e chicchetti nel Quadrino, il bistrot al piano terra, che offre anche una ricca selezione di vini e cocktail. Al piano superiore si trovano le sale del ristorante Quadri che un tempo ospitavano le stanze dei Procuratori della Serenissima. Il recente restauro, per mano del famoso designer Philippe Starck, ha reinterpretato in chiave moderna lo stile classico veneziano.

A Venezia il Gruppo Alajmo è presente anche ai piedi del Ponte di Rialto, all’interno del Fondaco dei Tedeschi, con AMO, caffè, ristorante e cocktail bar. Se da Venezia ci spostiamo nella bellissima campagna trevigiana, lambita dal fiume Sile e a due passi dalla Laguna di Venezia, troviamo a Roncade (TV), nella tenuta Ca’ Tron di H-FARM, Le Cementine, un ristorante innovativo e suggestivo, quasi una serra dove il verde regala agli ospiti un’atmosfera naturale e rilassante. All’interno del Campus di H-FARM il ristorante AMOR, che vede anch’esso l’intervento di Philippe Starck, si caratterizza per genuinità e semplicità per pause veloci ma nello stesso tempo gratificanti. Si può gustare la pizza al vapore brevettata da Massimiliano Alajmo. Da Roncade alla perla delle Dolomiti, Cortina d’Ampezzo, per scoprire la recente aggiunta al Gruppo all’interno dello storico chalet El Toulà, Il ristorante, suddiviso in tre piani, ha riportato la cucina tradizionale rivisitandola in chiave contemporanea. L’esperienza gastronomica italiana approda a Parigi nello storico atelier d’incisione Stern, arredato in maniera suggestiva da Philippe Starck. Ispirato ai moderni bistrot parigini offre un’autentica esperienza gastronomica italiana. Così come a Marrakech nel ristorante Sesamo, all’interno del Royal Mansour Marrakech, disegnato con influenze veneziane per ricrearne l’atmosfera.

Di prossima apertura il Royal Mansour Tamuda Bay.

alajmo.it